Indice
Il viaggio
La nebbia
I benefici dell'avere uno scopo secondo la ricerca
La meta, il punto nave, la rotta
La meta: la situazione desiderata
Il punto nave: la situazione attuale
La rotta: il percorso
L’importanza della direzione risiede nel fatto che uno dei bisogni umani fondamentali sembra essere proprio il senso di crescita ed evoluzione, il senso di direzione e progressione verso uno scopo, attraverso gli obiettivi per raggiungerlo.
Quando c’è stata la cosiddetta “prima ondata” di Covid e il primo, durissimo, lockdown, le persone si sono trovate a dover cambiare inaspettatamente il proprio stile di vita.
All’improvviso non è più stato “obbligatorio” alzarsi, lavarsi, vestirsi, uscire di casa, prendere la macchina, andare in ufficio, incontrare i colleghi, fare sport, mantenere relazioni sociali, incontrarsi con gli amici, e così via.
Da un giorno con l’altro siamo stati privati delle nostre abitudini, abitudini che, da una parte sono i nostri riferimenti e il nostro senso di sicurezza, e dall’altra contribuiscono a distrarci da tutto quello che non funziona nella nostra vita.
Molti di noi, bruscamente privati dei riferimenti quotidiani, sono stati costretti a “guardare in faccia” il senso di vuoto interiore, purtroppo più frequente di quanto si possa immaginare.
Come mai le persone, private delle quotidiane vie di fuga e costrette in qualche modo a confrontarsi con il senso della propria vita, si trovano a essere spesso disorientate e vanno in crisi?
Il viaggio
Immagina di fare un viaggio in barca muovendoti del tutto a caso.
Il mare è calmo, il sole brilla nel cielo, una leggera brezza ti accarezza il viso e tu ti senti bene, ma all’improvviso arrivano le nuvole, si alza il vento e ti trovi proiettato bruscamente nel bel mezzo di una tempesta.
Non essendo del tutto preparato, non sai bene come gestire la situazione, e in un istante il tuo senso di benessere si trasforma in paura.
Fortunatamente, presto tornano la calma e il sole.
Avvisti la terra e sbarchi. Non sai dove sei, e così cominci a muoverti a caso.
Apparentemente ci sono tante cose interessanti, e inizi a girovagare; un po’ di tempo qui e un po’ di tempo lì, finché non arriva il momento di ripartire.
Sei appena ripartito, quando qualcuno ti fa notare che tutto ciò che hai fatto in quella destinazione era assolutamente insignificante rispetto a ciò che avresti potuto fare.
C’erano da vedere cose straordinarie delle quali non conoscevi neppure l’esistenza, e così te le sei perse.
E continui il viaggio, sempre muovendoti a caso.
Nessun luogo sembra essere all’altezza delle tue aspettative, anche perché non ti è del tutto chiaro quali siano le tue aspettative.
Cosa cerchi esattamente? Avventura? Arte? Bellezze naturali? Culture diverse? Quando non sai esattamente dove stai andando e perché lo stai facendo, tutto è potenzialmente rilevante e niente lo è davvero.
Viviamo in un mondo meraviglioso, ricco di opportunità, di bellezza e di magia, ma se ti muovi a caso rischi di finire per sentirti smarrito e deluso.
Se non hai uno scopo, non puoi renderti conto dei progressi verso quello scopo, e tutto rischia di diventare presto privo di significato: cosa cambia tra il fare “x”, “y” o “z”?
Quando sai che è “y” ad avvicinarti a ciò che è importate per te, cambia tutto.
Se non lo sai, fare una cosa o l’altra diventa indifferente.
Non c’è movimento, non c’è progressione, non c’è significato, non c’è vita.
La nebbia
Molte persone, senza rendersene conto, vivono proprio così.
È come se, invece di vivere la propria vita, venissero passivamente vissuti dalla vita.
A volte iniziano a fare un lavoro piuttosto che un altro, non perché l’abbiano scelto, ma perché la vita, per caso, li ha portati lì.
Poi si sposano, perché entro una certa età, sai com’è, ci si aspetta che ti sposi.
Non sono particolarmente felici e si lamentano; del lavoro, della moglie o del marito, dei figli, dell’azienda, della crisi… ma poi… non fanno nulla per cambiare.
È come se fossero sperduti nella foschia del mattino; le cose non funzionano, ma non sanno esattamente cosa potrebbe farle funzionare, non sanno bene dove sono e dove vogliono andare, e danno la colpa fuori; al matrimonio, all’amministratore delegato e così via.
Non assumendosi la responsabilità dei propri risultati, derubano sé stessi della possibilità di scegliere e di cambiare il corso delle cose.
In buona sostanza, non si fanno quella magica domanda della quale abbiamo parlato anche in un articolo precedente: «Data la situazione, cosa posso fare io per ottenere quello che desidero?».
E non si fanno questa semplice, ma potente domanda, per due motivi:
- il primo: è molto più comodo dare la colpa agli altri;
- il secondo: non sanno esattamente cosa vogliono.
Si, lo so, a volte capita davvero che condizioni o persone esterne a noi, condizionino le circostanze della nostra vita e i nostri risultati.
Ma nel momento in cui ti focalizzi su questo e attribuisci la colpa a qualcun altro o a qualche altra cosa, e non ti chiedi cosa puoi fare tu, ecco che rimani intrappolato nelle sabbie mobili.
Not a good idea!
I benefici dell’avere uno scopo secondo la ricerca
Studi e ricerche confermano tutto ciò che abbiamo detto sull’importanza della direzione.
Facciamo un piccolo passo indietro.
L’invecchiamento e l’infermità della popolazione negli Stati Uniti è considerata una sfida per la salute pubblica.
Pensa che, secondo il Center for Disease Control and Prevention, quasi un adulto su tre sopra i 65 anni ha difficoltà a camminare a soli tre isolati dalla città.
Così, un team di ricercatori della Harvard School of Public Health, ha dichiarato che c’è una crescente necessità d’identificare i fattori che possano allungare la durata della funzionalità fisica delle persone.
Hanno quindi condotto uno studio, pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry nell’ottobre 2021, per verificare se avere uno scopo aiuta davvero a vivere una vita più lunga e più sana.
I ricercatori hanno raccolto i dati dall’Health and Retirement Study, uno studio in corso sugli americani di età superiore ai 50 anni.
I dati sono stati raccolti una prima volta nel 2006 e una seconda volta nel 2010.
I risultati della ricerca dicono che le persone con un senso di scopo nella vita, rispetto ai loro coetanei, hanno:
- maggior forza nella presa;
- una camminata più veloce.
Altri studi del ricercatore capo dello studio, Eric Kim, hanno scoperto che un maggiore senso di scopo è correlato anche a una riduzione dei rischi di:
- disabilità;
- ictus;
- malattie cardiache;
- problemi di sonno;
- altri problemi di salute.
Non è mai troppo tardi per cominciare a condurre una vita significativa!
La meta, il punto nave, la rotta
Di nuovo, immagina per un istante la tua vita come un viaggio:
- Prima di partire per un viaggio in barca devi definire la meta, e cioè decidere dove vuoi andare.
- Dopodiché devi fare il punto nave, e cioè capire esattamente dove ti trovi.
- Infine dovrai tracciare la rotta, e cioè tracciare il percorso migliore per spostarti da dove sei a dove vuoi andare.
Nella vita dovresti fare esattamente la stessa cosa:
- Definire la meta significa definire la situazione desiderata.
- Fare il punto nave significa fare chiarezza sulla tua situazione attuale.
- Tracciare la rotta significa scegliere il percorso per passare dalla tua situazione attuale alla tua situazione desiderata.
La meta: la situazione desiderata
Definire la situazione desiderata è una delle attività più divertenti e creative che tu possa fare. È un’attività che ti consente letteralmente di “ridisegnare” la tua vita.
Si tratta semplicemente di capire cosa vuoi davvero, che tipo di vita desideri, che qualità o caratteristiche deve avere, che cosa è importante per te.
In Programmazione Neuro-Linguistica diciamo che si tratta di fare chiarezza sui propri “valori”, che rispondono appunto alla domanda «Che cosa è davvero importante per te?».
Dei valori ti parlerò in un prossimo articolo (La situazione desiderata: i Valori) , così che tu possa aver chiaro ciò che devi fare per fare chiarezza sui tuoi valori. Si tratta di una “strumento”, o meglio, di un esercizio semplice e pratico, ma estremamente potente.
Il punto nave: la situazione attuale
Fare il punto nave significa capire esattamente dove sei, qual è la tua situazione attuale, che cosa sta succedendo nella tua vita.
Come abbiamo già osservato in un articolo precedente, tutti abbiamo momenti buoni e momenti meno buoni, a volte le circostanze esterne sono favorevoli e a volte non lo sono.
Qualsiasi cosa stia accadendo nella nostra vita, spesso non possiamo che prenderne atto e gestire la situazione.
Per poter efficacemente gestire la situazione attuale dobbiamo però comprenderla, dobbiamo essere consapevoli di una serie di questioni:
- di come stanno andando le cose, del nostro reale grado di soddisfazione e insoddisfazione;
- delle risorse che abbiamo a nostra disposizione per poter ottenere ciò che desideriamo;
- delle risorse che ci mancano: se possiamo procurarcele e come possiamo procurarcele;
- dei segnali forti e, soprattuto, dei segnali deboli di opportunità;
- dei segnali forti e, soprattuto, dei segnali deboli di minaccia.
Anche di questo ti parlerò in un articolo successivo (La situazione attuale: la ruota della vita) con lo scopo di forniti degli strumenti pratici per poter fare chiarezza.
La rotta: il percorso
Ora sai dove vuoi andare e sai dove sei, non ti resta che tracciare la miglior rotta possibile: la più efficace e la più veloce.
In questa fase la prima cosa da fare è mettere sul tavolo tutte le opzioni di scelta disponibili, tutte le strade percorribili. Potremmo dire che si tratta di fare una sorta di “brainstorming”.
Si tratta di “andare oltre”. Quello che ti voglio dire è che spesso siamo così accecati da ciò che vediamo abitualmente, dal nostro quotidiano modo di pensare, dai nostri abituali schemi di pensiero, dalle nostre convinzioni, che non vediamo l’ovvio.
Ti è mai capitato di parlare con qualcuno che ti racconta di una sua situazione problematica e, ascoltandolo come osservatore esterno, in un secondo individui la soluzione? Ti sembra talmente ovvia che fai fatica a capire come la persona in questione possa non essersene resa conto? Situazioni di questo tipo sono molto comuni e ti garantisco che non capitano solo agli altri.
Una volta che hai messo “tutte le carte in tavola” dovrai decidere esattamente cosa fare e come farlo per dirigerti dove vuoi andare.
A questo punto si tratta di porsi degli obiettivi e magari dei sotto-obiettivi e collegarli tra di loro, uno dopo l’altro in una sequenza logica, in modo da definire una strategia che guidi il tuo agire quotidiano.
Anche di tutto questo parleremo in articoli successivi, così che tu abbia a tua disposizione tutti gli strumenti necessari per dirigerti consapevolmente verso la tua situazione desiderata.
Tuttavia, voglio lasciarti con 4 domande utili a tracciare la rotta verso il traguardo desiderato.
Chiediti: «Per poter raggiungere il mio risultato, cosa devo:
- cominciare a fare;
- smettere di fare;
- fare di più;
- fare di meno»
E a questo punto non mi rimane che augurarti buon viaggio dal più profondo del cuore.